Stanchi del vostro avvocato? Volete cambiare commercialista? Come si fa a revocare il mandato conferito ad un professionista se ad un certo punto si interrompe il legame di fiducia che si era instaurato da principio e che è fondamentale per la prosecuzione del rapporto?
Se volete nominare un nuovo avvocato o un nuovo commercialista, dunque, dovrete prima revocare il precedente dando allo stesso notizia formale della vostra volontà.
Poichè gli accordi stipulati con professionisti come avvocati o commercialisti, di norma non prevedono ne' termine minimo, ne' termine massimo, essendo la loro durata legata sia allo svolgimento dell'incarico sia al permanere del rapporto di fiducia.
Nelle prestazioni professionali intellettuali come quelle che vengono fornite da avvocati e commercialisti quello che prevale è infatti l'intuitus personae, cioè un rapporto del tutto personale basato sulla fiducia in quella persona specifica, le caratteristiche personali della quale assumono la massima rilevanza. Proprio per questo motivo non è in alcun modo coercibile la scelta di non avvalersi più delle prestazioni professionali del proprio commercialista e volerne nominare un altro. Stesso discorso vale per un avvocato.
Se volete quindi procedere, sarà sufficiente inviare una lettera raccomandata A/R indirizzata al professionista nella quale andranno indicati tutti i vostri riferimenti e la volontà espressa di non avvalervi più delle prestazioni professionali dello stesso. Contestualmente non dimenticate di richiedere la restituzione di tutta la documentazione che vi riguarda che sia ancora in possesso dell'avvocato o del commercialista.
La correttezza vuole che chiediate al professionista anche la nota spese di quanto ancora dobbiate versargli per l'attività svolta. Se è vero, infatti, che in ogni momento potete revocare il mandato al vostro avvocato o commercialista è altrettanto vero che siete tenuti a corrispondere gli onorari per quanto lo stesso abbia fatto fino a quel momento nel vostro interesse.
Il nostro ordinamento, insomma, vuole che la revoca tuteli la libertà di scelta, ma ciò non deve essere a scapito del legittimo diritto a vedersi retribuita l'attività svolta da parte dei professionisti. Ben inteso: quello che dovrete è l'onorario per quanto è stato fatto e non per quello che ancora deve essere effettuato e che non verrà mai posto in essere a causa della vostra revoca.
In sostanza nessuna penale per la revoca può esservi addebitata, nessuna maggiorazione.
Inoltre, poiché la revoca del mandato è espressione di una libertà riconosciuta dal nostro ordinamento non è necessario indicarne le motivazioni, rientrando queste nella sfera strettamente motivazionale e personale del soggetto e non incidendo affatto sulla validità della revoca stessa.
Per la revoca potrete seguire un fac simile della seguente da spedire con raccomandata A/R:
Il sottoscritto xy, nato a …., residente in …...., in relazione all'incarico conferitoLe per il proc.n. (se si tratta di avvocato, se è un commercialista indicherete la contabilità di quale azienda o se vostra personale) sono a comunicarLe formalmente di revocare il mandato conferitoLe a far data da oggi.
La invito a provvedere alla restituzione all'indirizzo in epigrafe della documentazione relativa alla mia persona/azienda ed unitamente a ciò a recapitarmi la nota spese per le sue prestazioni professionali che risultassero ancora non onorate.
Distinti saluti (data e firma)
Se al momento della revoca avete già nominato un nuovo professionista potrete chiedere a lui stesso di curare i rapporti con il precedente. Resta ferma la necessità che voi sottoscriviate una revoca ufficiale. Molto spesso, soprattutto nella prassi forense, contestualmente alla nuova nomina si dichiara di revocare ogni nomina precedente. Per questo vi consigliamo comunque di affidarvi al nuovo avvocato o commercialista che sceglierete o avete già scelto, poiché spesso anche gli usi locali dettano regole di comportamento e cortesia che non sono scritte, ma che è bene seguire.